
Il cambiamento è il motore della vita.
Tutto ciò che è vivo è in costante cambiamento. Cambia il nostro fisico, cambia la nostra
mente, si modificano le nostre percezioni, anche la profondità dei nostri pensieri è soggetta
a cambiamento, anche adesso, in questo preciso istante.
Nel mentre, il cielo cambia colori, le nuvole passano, a volte ci raggiungono, si alza il vento e
poi piove, infine spunta il sole.
Il mondo si spegne ogni sera, per poi rinascere ogni mattina, sempre differente, sempre
nuovo.
Siamo immersi nel cambiamento, non possiamo che accettarlo e farci amicizia.
Eppure, per molte persone è più facile a dirsi che a farsi.
Il cambiamento fa paura, si associa alla morte, alla fine di momenti della vita che abbiamo
amato, alla separazione. Cerchiamo spesso di fargli spazio in noi, ma ne abbiamo paura.
Soprattutto in quei sistemi familiari in cui il lutto è stato parte integrante dell’esperienza degli
antenati, può accadere che il cambiamento venga rifiutato, con un conseguente irrigidimento
verso la vita che, invece, non può che sospingersi proprio lì.
Il rifiuto del cambiamento è, infatti, assenza di vita.
Inoltre, quando temiamo il cambiamento spesso, senza accorgercene, inconsciamente
rifuggiamo anche quei cambiamenti positivi a cui tanto aneliamo: cambiare lavoro, ricevere
promozioni, innamorarsi, fare figli, acquistare una casa più grande, permettersi nuove
esperienze.
Quindi, è importante per ognuno di noi aprire una personale quanto profonda riflessione sul
nostro rapporto con il cambiamento e, qualora ci accorgessimo di temerlo o rifuggirlo, è
importante individuare strategie volte ad imparare ad accoglierlo, senza paura.
Bisogna quindi farci amicizia.
Ma come fare?
Per intessere una nuova relazione con il cambiamento è importante iniziare ad accoglierlo in
dosi omeopatiche, per accorgerci che se gli apriamo un poco la nostra porta...non succede
proprio niente di male! Iniziamo quindi a scegliere e a mettere in atto piccoli cambiamenti,
che non ci creino particolare ansia, ma che ci facciano sperimentare qualcosa di nuovo.
Ecco alcuni suggerimenti:
1. Cambiamo le nostre strade. Se siamo abituati a recarci al lavoro percorrendo un
certo tragitto, possiamo sperimentarne uno nuovo. Assaporiamo quali sensazioni si
fanno largo in noi nel percorrere una nuova strada. Avvertiamo paura? In questo
caso possiamo ripeterci “va tutto bene, sto cambiando in sicurezza” Dopo un po’ di
giorni anche la nostra nuova strada sarà diventata un’abitudine, quindi potremo
nuovamente modificarla...
2. Cambiamo il nostro aspetto, il taglio di capelli, l’abbigliamento, piccoli dettagli che
possono offrirci una nuova immagine di noi. Abituiamoci a modificare spesso il nostro
aspetto esteriore, per ricordare a noi stessi che siamo sempre differenti rispetto a ieri.
3. Cambiamo la disposizione dei mobili di casa, almeno una volta all’anno. Regaliamo
ciò che non ci serve, posizioniamo le sedute secondo nuove prospettive, dormiamo
in zone della camera differenti.
4. Almeno una volta all’anno facciamo un’esperienza nuova, che la persona che
eravamo ieri non avrebbe mai fatto. Scegliamo qualcosa di bello, ma di inaspettato.
5. Concediamoci ad una bella passeggiata meditativa, camminando piano, presenti a
noi stessi. Accorgiamoci dei nostri passi che incontrano e lasciano la terra,
ritmicamente. Voltiamoci a guardare il tragitto percorso, ma senza fermarci, senza
bloccare il nostro procedere. Poi nuovamente guardiamo in avanti, verso il futuro.
Osserviamo la luce che cambia.
6. Ogni sera riflettiamo sui cambiamenti innocui o felici che continuamente si
presentano nella nostra vita: un nuovo bar grazioso che apre sotto casa, un vicino
appena trasferitosi, un collega recentemente assunto, un nuovo piatto da cucinare ad
una persona cara.
Ed ogni volta che ci prende la paura possiamo sostare in lei, respirare, e ripeterci “va tutto
bene, sto cambiando in sicurezza” oppure “cambiare è sicuro, io sono al sicuro”
Piano piano, senza forzare la mano, ci accorgeremo di temere meno il cambiamento e di
iniziare ad associarlo alla vita e alla nascita, più che alla fine e alla morte.
Buon felice cambiamento a tutti.